Biografia  Curriculum  Bibliografia
 

1876
Minna Hermine Paula Becker nasce l'8 febbraio a Dresda, terzogenita di sette figli. Suo padre Carl Woldemar Becker (Odessa, 31 gennaio 1841 – Brema, 30 novembre 1901) lavora come ispettore presso la ferrovia Berlino-Dresda e in seguito come consigliere (Baurat) nell’amministrazione delle ferrovie prussiane a Brema. Sua madre Mathilde Becker (Lubecca, 3 novembre 1852 – Brema, 22 gennaio 1926) apparteneva invece alle nobile famiglia von Bültzingslöwen della Turingia.

1888
Nel 1888 i Becker si trasferiscono a Brema dove partecipano attivamente alla vita letteraria e artistica della città.

1892
Paula Becker trascorre sette mesi in Inghilterra, ospite di Marie Hill, una sorella del padre, nella sua casa di campagna nei pressi di Londra.
Durante questo soggiorno frequenta il suo primo corso di disegno da modelli di gesso nella scuola St. John’s Wood Art School seguita dal maestro E.B. Ward.

1893–95
Seguendo l’indicazione del padre frequenta a Brema la Scuola per Maestre (Lehrerinnenseminar) e il 18 settembre del 1895 consegue di diploma. Contemporaneamente prende lezioni di pittura e di disegno dal pittore Bernhard Wiegandt.

Nell’aprile del 1895 vede la prima mostra dei pittori di Worpswede nella Kunsthalle di Brema ed è attratta in particolare dalle opere di Fritz Mackensen, Otto Modersohn e Heinrich Vogeler.

1896
Nei mesi di aprile e maggio partecipa a un corso di disegno e pittura offerto dal Verein der Berliner Künstlerinnen und Kunstfreundinnen, un’associazione di artiste e amiche dell’arte fondata nel 1867 in Potsdamer Straße 38. I suoi insegnanti sono Jacob Alberts e Curt Stöving.

In ottobre inizia quindi una formazione che dura un anno e mezzo e segue le lezioni di ritratto di Jacob Alberts e Martin Körte, di nudo di Ernst Friedrich Hausmann e di paesaggio di Ludwig Dettmann.
Abita nella casa dello zio materno Wulf von Bültzingslöwen a Berlino-Schlachtensee e trascorre il suo tempo libero studiando le opere d’arte dei diversi musei della città.

Su invito della zia Marie Hill, nell’estate dello stesso anno Paula si reca a Hindelang (Algovia), fermandosi a Monaco di Baviera per visitare la Pinacoteca e la galleria Schack.

1897
Nel mese di febbraio frequenta la classe di pittura di Jeanna Bauck realizzando prevalentemente ritratti. Visita di frequente le mostre d’arte nella gallerie Schulte, Gurtlitt e Keller & Reiner.

Nel Gabinetto delle incisioni (Kupferstichkabinett) studia i disegni di Michelangelo e le illustrazioni di Botticelli della Divina Commedia.
Alla fine di luglio, in compagnia della sua amica e pittrice Paula Ritter, raggiunge per la prima volta Worpswede dove si fermerà fino alla fine di agosto.

All’inizio di ottobre si reca a Dresda per visitare la Internationale Kunst-Ausstellung (Mostra Internazionale d’Arte), dove vede opere di Carrière, Degas, Ensor, Monet, Pissarro, Sisley e ancora Böcklin, Hodler, Kalckreuth, Klinger, Leibl, Liebermann, Segantini e i lavori dei pittori di Worpswede. Un’ampia sezione speciale era dedicata a Meunier.

In occasione dell’inizio del semestre dei corsi della scuola di pittura, Paula partecipa con alcune sue opere a una mostra d’arte.
Ai primi di dicembre si reca al matrimonio della cugina Lily Stammann con lo scultore Carl Bernewitz a Vienna, dove visita diversi musei e la Galleria Lichtenstein ed è colpita dalle opere di Moretto, Tiziano, Rubens, Dürer, Holbein, Leonardo e van Dyck.

1898
Prosegue i suoi studi a Berlino. Tra marzo e aprile visita una mostra di litografie allestita al Museo di Arti Applicate (Kunstgewerbemuseum), con opere di Liebermann, Klinger, Menzel, Thoma, Puvis de Chavannes, Carrière, Fantin-Latour, Manet, Meunier, Pissarro, Redon, Renoir, Sérusier, Signac, Toulouse-Lautrec, Vallotton e Munch.
Nella galleria Gurlitt ammira i quadri di Rippl-Rónai e da Schulte vede le opere degli Elfer, un gruppo di artisti precursori della Secessione di Berlino, tra i quali si annoverano Liebermann, Alberts, von Hofmann, Klinger. Paula parla in particolare di Leistikow.
Nel mese di aprile visita la mostra di Munch alla galleria Keller & Reiner e durante un viaggio a Lipsia si reca nell’atelier di Klinger.
Alla fine di maggio conclude i suoi studi a Berlino e tra giugno e luglio intraprende un viaggio in Norvegia con lo zio Wulf von Bültzingslöwen.
Nel settembre dello stesso anno si trasferisce a Worpswede; qui la sera del suo arrivo scrive una lettera alla zia Cora von Bültzingslöwen:
« Ogni momento della mia vita attuale mi riempie di gioia e nella lontananza risplende Parigi. » (7.9.1898)
Fritz Mackensen, già insegnante di Clara Westhoff e Marie Bock, sarà anche il suo maestro. Realizzerà disegni a grandezza naturale con carboncino e sanguigna.
Nasce l’amicizia con la scultrice Clara Westhoff.

1899
Accanto ai disegni con figure a grandezza naturale Paula riempie i suoi quaderni di schizzi con disegni di paesaggi, studi della figura umana e esercizi di composizione. Dipinge i suoi primi quadri e stampa una serie di incisioni sulla stampatrice manuale nella casa Barkenhoff di Vogeler. In una lettera ai genitori Paula scrive che considera Worpswede solo un ulteriore soggiorno di studio nel suo percorso.
Dal mese di giugno nel suo atelier ha uno scheletro per gli studi anatomici utili al disegno di nudo. Dedica molto tempo alle letteratura e sembra essere molto interessata ai libri di Jacobsen e Ibsen, oltre che alle letteratura più classica.
Nell’agosto dello stesso anno si reca in Svizzera con la zia Marie Hill e al ritorno si ferma a Monaco di Baviera, a Norimberga e a Lipsia per incontrare Clara Westhoff impegnata a lavorare nell’atelier die Klinger.
Paula fa quindi ancora una sosta alla Esposizione d’Arte Tedesca (Deutsche Kunstausstellung) a Dresda dove sono presenti ben 22 quadri degli artisti di Worpswede.
Nel mese di dicembre espone alcuni suoi studi insieme ad opere di Marie Bock e di Clara Westhoff alla Bremer Kunsthalle. I suoi lavori saranno recensiti negativamente dal pittore e critico d’arte Arthur Fitger.

1900
Nella notte di Capodanno Paula intraprende il suo primo viaggio a Parigi. Incontra Clara Westhoff che intende studiare alla scuola di scultura di Rodin. Inizialmente soggiornano nel Grand Hôtel de la Haute Loire in boulevard Raspail 203, mentre alla fine di gennaio Paula Becker si trasferisce in rue Campagne Première 9.

Studia all’Accademia privata Colarossi in rue de la Grande Chaumière, con i maestri Gustave Courtois, Raphael Collin e Louis-Auguste Giradot. Disegna e dipinge nella classe di nudo.
Con Clara Westhoff segue dei corsi gratuiti di studi di anatomia alla Ecole des Beaux-Arts. Non segue le lezioni di pittura. Vince il Concours del semestre.

È colpita dai quadri di Cézanne scoperti nella galleria del commerciante d’arte Ambroise Vollard in rue Lafitte 6.
« Un giorno mi chiese di accompagnarla ad una passeggiata sull’altra riva della Senna per mostrarmi qualcosa di particolare. Mi guidò dal mercante di opere d’arte Vollard e, siccome nessuno ci disturbava, iniziò subito nel suo negozio a girare i quadri appoggiati al muro e con grande sicurezza a sceglierne alcuni che erano, come sembrava, di una nuova semplicità imparentata con lo stile di Paula. Erano quadri di Cézanne, che entrambe noi vedevamo per la prima volta. Non conoscevamo nemmeno il suo nome. Paula lo aveva scoperto a modo suo e questa scoperta era per lei una conferma inaspettata della propria ricerca artistica. » (Clara Rilke-Westhoff, in: Hetsch 1932, p. 43)

Le sue visite al museo del Louvre sono molte frequenti e inizia un quaderno di schizzi, che utilizzerà fino al 1906, nel quale disegna le pitture e le sculture che le sono piaciute maggiormente. Nelle sue lettere parla di Tiziano, Botticelli, Fiesole (Fra Angelico), Velázquez, Rembrandt, Holbein, della Robbia e Donatello e nomina anche artisti più recenti come Corot, Rousseau, Millet, Daubigny, Degas, Puvis de Chavannes, Courbet, Monet. A una mostra da Georges Petit vede le opere del pittore bretone Lucien Simon e anche Charles Cottet, un artista che andrà a trovare nel suo atelier.

Nel mese di marzo si svolge una mostra piuttosto importante di Seurat organizzata dalla Revue Blanche. Conosce Emil Nolde e la pittrice Emmi Walter di Dachau. Visita l’Esposizione Universale e il padiglione dell’Alma con le sculture di Rodin.

Nel mese di giugno le fanno visita a Parigi Otto Modersohn, Fritz e Hermine Overbeck e Marie Bock. Durante questo soggiorno muore a Worpswede Helene, la moglie di Otto Modersohn.

Alla fine di giugno Paula Becker ritorna a Worpswede e affitta una stanza dai Brünjes. Rainer Maria Rilke chiamerà questa stanza Lilienatelier (atelier dei gigli) per via di una stoffa decorata con il giglio dei Borboni appesa alla parete.

Quasi tutte le domeniche Otto Modersohn e Paula Becker, Heinrich Vogeler, la sua futura moglie Martha Schröder, Clara Westhoff, Marie Bock e Milla e Herma Becker, le sorelle di Paula, si ritrovano nella Sala Bianca della casa Barkenhoff di Vogeler. In questo circolo sono spesso ospiti anche i poeti Carl Hauptmann e Rainer Maria Rilke.

Il 12 settembre Paula Becker e Otto Modersohn si fidanzano.

Nel mese di ottobre Paula affitta un atelier nei pressi dell’abitazione di Otto Modersohn. In questo periodo Paula dipinge quasi esclusivamente paessaggi, ad eccezione di alcuni quadri in cui compaiono persone.

Fondazione  Pubblicazioni  Esposizioni  Indirizzo
DE  EN  FR


Autoritratto, 1897.
Guazzo 24,5 x 26,5 cm




Disegno di un busto femminile greco, Londra, 1892.
Carboncino, 56,5 x 34 cm




Nudo maschile in piedi.
Carboncino, 68,5 x 35,5 cm




Autoritratto, Berlino 1897.
Pastello, 45,8 x 30,8 cm




Busto di una ragazza con giglio rosso, Worpswede 1897.
Tela, 39,3 x 48 cm




Donna con bambino al seno, 1898.
Carboncino e sanguigna, 80 x 46 cm
(lettera PMB 16.12.1898)




Testa di donna di profilo, 1899.
Carboncino e Pastello, 37 x 62,9 cm




Nudo maschile in piedi. Worpswede, c. 1899.
Carboncino, 189,5 x 84,5 cm




Nudo di un bambino con scheletro sovrapposto, 1899.
Carboncino, 145 x 111 cm (lettera giugno 1899)




Paesaggio acquitrinoso grigio con canale, 1899.
46 x 73,5 cm




Rebus « medaglia », Paris 1900.
Acquerello e inchiostro di china, 13,9 x 8,7 cm




Nudo femminile in piedi di schiena, 1900.
72,3 x 31 cm




Luna sopra un paesaggio, c. 1900.
39 x 53 cm

1901
Nei mesi di gennaio e febbraio, su richiesta dei genitori Paula Becker si trasferisce a Berlino per imparare a cucinare. Incontra spesso Rilke. Durante questo soggiorno visita musei e mostre d’arte e sembra essere particolarmente interessata alle opere di Rembrandt, Velázquez e Verrocchio e ancora di Dürer, Hans Baldung, il Maestro di Meßkirch e Goya, dalle quali realizza un discreto numero die disegni.

Nella galleria di Cassirer vede una mostra di Daumier e da Gurlitt ammira opere di Böcklin. Dopo una breve sosta a Dresda il 9 di marzo è nuovamente di ritorno a Worpswede.

Paula Becker e Otto Modersohn si sposano il 25 maggio; Otto Modersohn porta nel matrimonio la figlia Elsbeth di tre anni. Durante il loro viaggio di nozze si fermano a Berlino, a Dresda e a Schreiberhau da Carl Hauptmann, e poi a Praga, Monaco di Baviera e a Dachau.

Paula continua a mantenere anche dopo il matrimonio il suo atelier dai Brünjes. Nell’estate dipinge una serie di ritratti e di figure sullo sfondo di paessaggi e diverse composizioni influenzate dall’Art Nouveau.

Il 30 novembre muore suo padre Woldemar Becker.

1902
Nella pittura di questo periodo si concentra prevalentemente su gruppi di figure immerse nel paesaggio. A volte l’artista dipinge insieme a Otto lo stesso soggetto.

Nei suoi scritti Paula fa lunghe e approfondite riflessioni sulla pittura e tratta il tema della composizione cromatica e della costruzione della immagini.

1903
Tra il 9 e il 10 febbraio raggiunge per la seconda volta Parigi e alloggia al Grand Hôtel de la Haute Loire. Il 16 febbraio si trasferisce in un atelier di rue Cassette 29. Torna a frequentare la classe di nudo all’Accademia Colarossi. Visita molte mostre e le gallerie dei commercianti d’arte in rue Lafitte insieme ai coniugi Rilke, che a quell’epoca vivevano a Parigi. Il 15 febbraio Paula vede all’Hôtel Drouot una mostra di pittura e scultura giapponese antica della seconda vendita della collezione Hayashi.

Si reca quasi quotidianamente al Louvre per disegnare ed è attirata dalle opere di Rembrandt, di Veronese e soprattutto dall’arte antica (parla delle figure Tanagra). Vede per la prima volta le riproduzioni dei ritratti tardo antichi dell’oasi di Fayum della collezione Theodor Graf.
« Sento una affinità interiore tra l’arte antica e il gotico, sopratutto l’antichità arcaica, e tra il gotico e il mio modo di percepire la forma. La grande semplicità della forma è una cosa meravigliosa. »
In seguito a una sua visita al Musée du Luxembourg, Paula nomina l’Olympia e Le balcon die Manet e ancora Renoir, Zuloaga, Cottet e Degas.

Grazie all’intermediazione di Rilke, ha la possibilità di visitare l’atelier parigino di Rodin e il Pavillon a Meudon, dove vede anche disegni e acquarelli. Visita l’atelier di Cottet.

Il 18 marzo rientra a Worpswede. Dipinge soprattutto ritratti e realizza una serie di opere che hanno come tema la madre con il figlio. Trascorre l’estate, dal 9 luglio al 5 agosto, con la famiglia Modersohn ad Amrum. Nei mesi invernali tra il 1903 e 1904 lavora molto poco e si dedica alla lettura, in particolare alla letteratura francese.



Tronchi di betulla davanti a un paesaggio, c. 1901.
73,6 x 46,2 cm




Sandkuhle, luglio 1901.
40 x 64,5 cm




Foglio di studio c. 1901.
Carboncino, 41,5 x 39,5 cm




Il giardino dei Modersohn a Worpswede, c. 1900.
Carboncino, 41,5 x 39,5 cm




Due giovani nudi sulla riva, c. 1902.
54,6 x 37,8 cm

1904
Paula dichiara di volersi allontanare dai suoi colleghi pittori di Worpswede: la sua ricerca di nuove forme pittoriche traspare nei disegni di questo periodo, in cui assume un atteggiamento piuttosto critico verso il suo lavoro precedente. Il tema che le sta più al cuore negli anni tra il 1904 e 1905 è quello della figura umana immersa nel paesaggio, quale ad esempio « La fanciulla con gatto nel bosco di betulle » e « La fanciulla con flauto nel bosco di betulle ».

Dal 7 al 18 luglio Otto Modersohn e Paula vanno a Berlino, poi a Dresda (Grande Mostra d’arte con una retrospettiva sugli artisti francesi del XIX secolo), a Kassel e Braunschweig (Rembrandt).

1905
Il 14 febbraio ritorna per la terza volta a Parigi dove incontra la sorella Herma che vi studia lingue. Abiterà inizialmente in rue Cassette 29 e dal 20 febbraio in rue Madame 65. Si iscrive all’Académie Julian, frequentata negli anni novanta da Gauguin e da alcuni artisti del gruppo Nabis, per « disegnare il nudo dalle otto alle undici ».

Grazie ai coniugi Rilke conosce la coppia di scrittori norvegesi Johan e Ellen Bojer. Visita gli atelier degli artisti Vuillard e Denis del gruppo Nabis e quello di Cottet, che ricambierà la visita nell’atelier di Paula. Vede delle sculture di Maillol. La galleria Serrurier presenta una mostra di Picasso con le opere I Saltimbanchi.

Il 25 marzo va a trovare insieme alle sorella Maurice Denis nel suo atelier a St. Germain-en-Laye e il giorno successivo partecipa all’inaugurazione della Exposition de la Société Nouvelle dove sono esposte opere di Cottet, Simon, Zuloaga e altri artisti ancora. In quell’occasione incontra Alfred Walter Heymel e Willy Wiegand di Brema.

Chiede a Otto Modersohn di mandarle qualche indirizzo dall’opera « Entwicklungsgeschichte der Modernen Kunst » di Meier-Graefe del 1904. Il secondo volume riporta indicazioni bibliografiche e il terzo volume cita i nomi delle collezioni private accanto alle riproduzioni delle opere.
Durante l’inaugurazione del Salon des Indépendants il 24 marzo ammira opere di Matisse, dai Fauves e visita le mostre retrospettive di Seurat e di van Gogh con due versioni de « La Berceuse ».

Otto Modersohn, Milly Becker e Martha con Heinrich Vogeler soggiornano a Parigi dal 29 marzo al 7 aprile, visitano la collezione di Gustave Fayet, dove Paula ammira in particolare le opere di Gauguin, e fanno una gita a Meudon da Rodin.
Paula ritorna a Worpswede con suo marito e i loro amici. Scrive alla sorella Herma a Parigi per chiederle i prezzi di alcune riviste con pubblicazioni su Gauguin, come ad esempio Noa Noa del 1900 in La Plume e la biografia di Charles Morice pubblicata nel 1903 da Mercure de France.

Nel mese di novembre Paula e Otto Modersohn si recano con Heinrich Vogeler a Hagen per far visita ai coniugi Osthaus e al loro museo Folkwang.

è l’anno in cui Paula si rivolge con maggiore interesse alla natura morta; verso la fine del 1905 si dedica alle grandi composizioni di nudo.

Nel mese di novembre dipinge un ritratto di Clara Rilke-Westhoff.
A Natale Rainer Maria Rilke è a Worpswede, visita Paula nel suo atelier.
A Karl von der Heydt scrive da Meudon:
« La cosa più strana era il trovare la moglie di Modersohn ad un punto di sviluppo completamente personale della propria pittura, dipingente senza scrupoli e compromessi cose che sono molto tipiche per Worpdwede, ma che nessuno ancora aveva potuto vedere e dipingere. Su questo percorso del tutto personale veniva in contatto in maniera strana con Van Gogh e la direzione della sua opera. « (16.1.1906)
Poco dopo Rilke acquista il quadro « Il lattante con la mano della madre ».

Carl Hauptmann ha invitato i Modersohn a trascorrere qualche giorno, dal 28 dicembre al 13 gennaio, a Schreiberhau dove incontreranno tra gli altri il sociologo Werner Sombart e durante una gita a Dresda il pittore Otto Mueller.



Bambino dormiente, c. 1904.
62,5 x 69,5 cm




Autoritratto con collana di ambra, c. 1905.
34,5 x 27,3 cm




Natura morta con un putto di Robbia, c. 1905.
Tela, 50 x 75 cm




Strada di Parigi con bambino col cappuccio, 1905/6.
Carboncino, 29,3 x 21,7 cm




Omnibus a cavallo parigino, 1905/6.
Carboncino, 29,8 x 22 cm




Pont au Double, 1905/6.
Carboncino, 21,7 x 25 cm

1906
Al rientro da Schreiberhau i Modersohn si fermano a Dresda e a Berlino dove visitano il museo Kaiser-Friedrich e la Nationalgalerie e vedono la mostra Jahrhundert-Ausstellung Deutscher Kunst 1775–1875.

Il 23 febbraio Paula ritorna a Parigi per un soggiorno prolungato. Vorrebbe separarsi da Otto Modersohn e ne parla il 17 febbraio in una lettera a Rainer Maria Rilke. Inizialmente abita a rue Cassette 29 e dai primi di marzo affitta uno spazio in avenue du Maine 14, all’interno di un cortile dove ci sono diversi altri atelier.
Vede una « bella mostra di Manet » con opere provenienti dalla collezione Faure e una sala con opere di Odilon Redon « che non la possono entusiasmare ».
La galleria Druet espone 55 lavori di Matisse e Vollard una dozzina di quadri di Cézanne.

Tra marzo e aprile Paula segue i corsi di anatomia e di nudo alla école des Beaux-Arts. Rivede Werner Sombart a Parigi e dipinge un suo ritratto.
Il 31 marzo incontra Rilke e i due intraprendono diverse gite, alle quali partecipano talvolta anche Ellen Key e i coniugi Bojer.
Il 21 aprile Paula e Rilke vanno all’inaugurazione del Pensatore di Rodin al Pantheon.

Trascorre i giorni di Pasqua intorno alle metà di aprile con la sorella Herma a Saint Malo, in Bretagna, dove ammira le sculture naives di Abbé Fouré scolpite nelle rocce nei pressi di Rothéneuf.

è questo probabilmente il periodo in cui Herma fotografa sua sorella Paula nuda e semivestita. Partendo da questi scatti l’artista realizza i suoi grandi autoritratti di nudo.

Tra aprile e giugno visita la Société des Beaux-Arts dove sono esposte opere di Maurice Denis e Pierre Bonnard e la galleria Bernheim-Jeune con 44 opere di Felix Valloton e 32 di Vuillard.

Conosce i coniugi Hoetger. Il 4 maggio Bernhard Hoetger vista l’atelier di Paula e in quell’occasione esprime grande apprezzamento per il suo talento.

Seguono settimane di intenso lavoro. In questo periodo lavora con una modella, una donna italiana con un neonato, e realizza molti disegni che hanno come tema madri in varie posizioni: sedute, inginocchiate e distese insieme ai loro bambini. Questi sono i disegni preparatori per le sue grandi composizioni future.

Tra il 13 maggio e il 2 giugno Rainer Maria Rilke posa per il suo ritratto.
Tra il 2 e l’8 giugno Otto Modersohn le fa visita a Parigi.
Tra giugno e luglio procede con l’opera « Madre distesa con bambino ».

Alla fine di giugno trascorre qualche giorno con i coniugi Hoetger in campagna a Burs nei pressi di Parigi e, rientrata in città ai primi di agosto, inizia i due ritratti e il mezzobusto di Lee Hoetger.
La sorella Milly parla in una lettera del 18 novembre 1906 dell’intenzione di Paula di esporre il mezzobusto in primavera a Parigi. Con i coniugi Hoetger va nell’atelier di Henri Rousseau, detto Le Douanier.

Dipinge i suoi autoritratti semivestita su uno sfondo di racemi e altri autoritratti ispirati, anche nelle dimensioni, ai ritratti dell’oasi Fayum.
Contemporaneamente dipinge i suoi quadri protocubisti: « Madre con bambino in braccio », « Madre in ginocchio con bambino al seno » e « Donna italiana semivestita con un piatto in mano ».
In settembre Paula abbandona l’idea di separarsi da Otto Modersohn.

Alla fine di ottobre Otto Modersohn si trasferisce a Parigi con l’intenzione di trascorrervi l’inverno. Heinrich e Martha Vogeler lo hanno accompagnato e si fermano una settimana.
Nel Salon d’Automne al Grand Palais ammirano tra l’altro le opere di Bonnard, Cézanne, Delaunay, Derain, Jawlensky, Kandinskij, Matisse, Puy e Redon a anche una mostra retrospettiva di Courbet e una grande mostra di Gauguin con 227 opere.

Alla fine di ottobre Paula si trasferisce in un nuovo atelier in boulevard Montparnasse 49 e in novembre partecipa con quattro opere alla mostra degli artisti di Worpswede alla Bremer Kunsthalle. La mostra andrà in seguito alla galleria Gurlitt a Berlino.

Paula e Otto Modersohn trascorrono i giorni di Natale a Brema.

1907
Prima del suo rientro a Worpswede, il 31 marzo, Paula visita ancora la collezione di Pellerin con dipinti di Cézanne.
Dipinge diverse opere con figure, i due quadri della « Armenhäuslerin » (Donna dell’ospizio per poveri) e ancora alcune nature morte.

Il 21 ottobre Rilke le inoltra, su sua richiesta, il catalogo del Salon d’Automne con la retrospettiva di Cèzanne e il Mercure de France del 1 e del 15 ottobre con Souvenirs sur Paul Cézanne et lettres inédites di émile Bernard.

Il 2 novembre nasce sua figlia Mathilde e il 20 novembre Paula Modersohn-Becker muore a causa di un’embolia.


Citazione: Paula Modersohn-Becker in Briefe und Tagebüchern, Frankfurt 2007 e Rolf Hetsch, Paula Modersohn-Becker. Ein Buch der Freundschaft, Berlin 1932.



Ritratto di Rainer Maria Rilke, maggio/giugno 1906.
32,3 x 25,4 cm




Autoritratto, mano destra al mento, estate 1906.
Monotype, 26,3 x 19 cm




Autoritratto, mano destra al mento, estate 1906.
Monotype, 27 x 21,2 cm




Donna inginocchiata con uccello, c. 1906.
Pastello, 68,5 x 52,5 cm




Nudo femminile con bambino in braccio, maggio 1906.
Carboncino, 31,1 x 24,3 cm




Otto Modersohn dormiente, Paris 1906/07.
39,7 x 46,3 cm




Natura morta con cassetta blu, 1907.
27,3 x 35,7 cm